La storia dello smalto: le unghie sempre protagoniste

Oggi ripercorreremo l’interessantissima storia dello smalto per unghie che va di pari passo all’evoluzione e alla storia della manicure.
Ebbene sì, dietro alle boccette colorate che oggi tanto amiamo in numerose varianti e colori, si cela l’evoluzione della donna, del costume, della tecnologia scientifica. Scopriamo insieme le tappe salienti nella storia della manicure per capire come siamo arrivate alle formulazioni gel e allo smalto semipermanente che conosciamo e amiamo oggi. 

La storia dello smalto: quali sono le origini

Sebbene possa apparirci oggi assurdo lo smalto per unghie si è scoperto fosse utilizzato sin dai tempi remoti per distinguere lo status sociale della donna.
In paesi come l’India la storia della manicure iniziò difatti oltre 4000 anni fa attraverso tinture che impiegavano l’henné a mo’ di smalti per unghie.
In Cina è dimostrato che già nel 300 A.C. venisse usato uno smalto per unghie composto da albume d’uovo, cera d’api e la famosa gomma arabica per mostrare la differenza sociale delle donne ricche e di levatura superiore. 
Anche in Egitto si usava colorare le unghie per esprimere la ricchezza, sempre con tonalità di rosso rubino. La regina Cleopatra, ma anche Nefertiti, sappiamo usassero l’henné per decorarsi le unghie e sedurre. 

La storia dello smalto e della manicure

Se nei secoli bui del Medioevo l’usanza scompare, probabilmente anche connesso al minor potere e libertà delle donne, dal Rinascimento sino poi all’epoca vittoriana le donne non ne faranno mai più a meno. Lo smalto viene citato da Gustave Flaubert in Madame Bovary come arma di seduzione delle donne benestanti e ribelli. 

Nel 1911 nacque il primo marchio commerciale di nome Cutex in America in cui vennero presentati tanti prodotti per le unghie e per il benessere delle cuticole. Fu una rivoluzione perché nasceva il prodotto liquido che conosciamo oggi: lo smalto degli anni ‘20. 

Si trattava di una piccola bottiglina e a parte un pennellino ma l’odore era ancora molto sgradevole. Lo smalto degli anni ‘20 è connesso alla figura di Michelle Menard che utilizzava tonalità che riproducevano i colori fiammanti delle automobili. In questo decennio nasce anche la moon manicure quella che oggi conosciamo col nome di french manicure inversa.

Quando si sviluppa il Technicolor negli anni ’40, oltre alla possibilità di ottenere immagini a colori vi fu quella di esaltare la bellezza delle unghie laccate sino a quel momento, nel cinema e nella fotografia poco visibili col bianco e nero.

Così la storia del manicure e dello smalto si evolve e nel ‘50 non esisteva donna che non avesse le mani valorizzate dallo smalto rosso Scarlett con rossetti in pendant. 

Ricordiamo i rossi iconici in qualsiasi tonalità del personaggio Gilda, Marylin Monroe e Audrey Hepburn.

Storia dello smalto: la manicure negli anni ‘80 e ‘90

Nel 1980 con la donna ormai libera e lontana dalle imposizioni del dopoguerra, anche grazie alle lotte femministe del decennio precedente, tutte si sentono di poter osare e uscire fuori dagli schemi. Lo smalto negli anni ‘80 è soprattutto fucsia. 

Sono anni in cui vengono sperimentate anche le prime tipologie di smalto gel con l’uso delle lampade UV. Le forme predilette erano a mandorla o stiletto lunghissime e rock ricordiamo Madonna, Cher, Donna Summer.

Negli anni ‘90 si sviluppa il filone dark che predilige il rosso scuro e il nero, colori cult che ancora oggi ritornano stagione dopo stagione. Da quel momento in poi si sviluppa anche la ricostruzione unghie come la conosciamo oggi, le unghie con smalti acrilici, le prime nail art provenienti dall’Oriente e una gamma vastissima di colori shocking sino a qualche decennio prima impensabili. 

E tu, quale periodo storico preferisci per valorizzare le tue unghie? Raccontalo sui nostri canali social!